Katinka Bock

Nella sua staticità, la scultura diventa una presa di posizione, una dichiarazione. La combinazione tra posizione e oggetto assume una tale centralità da definire l’identità dell’opera.


KATINKA BOCK

A and I, 2013
Legno di quercia, acciaio, ceramica, bronzo, tessuto
cm 244 x 200 x 120
Courtesy Galerie Jocelyn Wolff
© Katinka Bock

Nella scultura contemporanea, il passaggio del tempo diventa materia più che veicolo di un riferimento all’antico. Il frammento, le impronte sono elementi di un’erosione che diventa parte del processo dell’opera già nel momento creativo. Nelle opere di Katinka Bock questa forma del tempo viene inclusa nel processo di realizzazione della scultura. Materiali come la ceramica, il bronzo, il vetro entrano in contatto con gli ambienti circostanti, creando un dialogo con lo spazio. I pavimenti, gli elementi dell’architettura diventano così estensioni delle opere, conferendo loro una condizione ambientale. Poste in tale contesto, esse rivelano inoltre un senso di corrosione, di fragilità della materia, nella quale crepe, torsioni e cedimenti si contrappongono a equilibri, tensioni e pressioni. I molti elementi figurativi presenti nei suoi lavori diventano tali attraverso effetti associativi, basati sulla posizione delle forme nello spazio, in grado di richiamare un oggetto o una persona. Nella sua staticità, la scultura diventa una presa di posizione, una dichiarazione. La combinazione tra posizione e oggetto assume una tale centralità da definire l’identità dell’opera. Le tracce lasciate e le trasformazioni innescate dal tempo entrano a far parte del processo che caratterizza l’opera.

Katinka Bock è nata nel 1976 a Francoforte, Germania. Vive e lavora a Parigi, Francia. Le sue mostre personali includono: Katinka Bock, Les Laboratoires d’Aubervilliers, Aubervilliers (2015); Nebenwege, KIOSK, Gand (2014-2015); A and I, Henry Art Gallery, Seattle (2014); 40 Räuber, MAMCO, Ginevra (2013-2014); Personne, Culturgest, Lisbona (2012); Katinka Bock, Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda (2010). Si ricordano le sue partecipazioni alle recenti mostre collettive: Ceramix, The Bonnefanten Museum, Maastricht (2015-2016); Poetic Minimalism, Salon Dahlmann, Berlino (2015); Beyond Borders, 5th Beaufort Triennial, Beaufort (2015); The Other Sight, Contemporary Art Centre, Vilnius (2014-2015); Post / Postminimal, Kunstmuseum St. Gallen, San Gallo (2014); Marrakech Biennale, Marrakech (2014); Public Art Fund, New York (2012-2013); Biennale de Lyon, Lione (2012).



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