Oliver Laric

Insistendo sull’importanza della copia come forma di potere, l’opera di Laric indaga il concetto di riproduzione e le sue potenzialità nella cultura contemporanea, con una particolare attenzione alla ricerca storica.


OLIVER LARIC

Herakles, 2011
Poliuretano
cm 36 x 25 x 20
Collezione privata
London
© Gunnar Meier

Il contemporaneo ha il potere di dialogare non solo con il proprio tempo ma anche con il passato. Le opere di Oliver Laric in mostra sono riproduzioni bidimensionali realizzate da scansioni di sculture provenienti dal Museo Archeologico di Firenze e presenti nella mostra in corso a Palazzo Strozzi Potere e pathos. Insistendo sull’importanza della copia come forma di potere, l’opera di Laric indaga il concetto di riproduzione e le sue potenzialità nella cultura contemporanea, con una particolare attenzione alla ricerca storica. Tecnica e storia, originale e riproduzione diventano elementi centrali nel suo lavoro: l’esame attento della tecnica e dei contenuti è il punto di partenza di un’analisi critica della società contemporanea, nella quale la riproduzione appare insieme come una potenzialità e un limite. Muovendo dall’appropriazione alla rielaborazione, Laric combina elementi del passato con altri tratti dal presente, mettendo in relazione la statuaria antica con i cartoni animati ed evidenziando la forza dell’immagine definita dalla potenza tecnica della riproduzione.

Oliver Laric è nato nel 1981 a Innsbruck, Austria. Vive e lavora a Berlino, Germania. Tra le sue personali e doppie personali si ricordano: Oliver Laric, Secession, Vienna (2016); Oliver Laric, CCA, Tel Aviv (2015); Oliver Laric, ar/ge kunst Galerie Museum, Bolzano (2014); Black Box: Oliver Laric, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC (2014); Versions, MIT List Visual Arts Center, Cambridge, MA (2013). Le sue partecipazioni a mostre collettive comprendono: Moment!, Kunstverein Göttingen, Göttingen (2015); Triennial: Surround Audience, New Museum, New York (2015); Art Post-Internet, Ullens Center for Contemporary Art, Pechino (2014); Speculations on Anonymous Materials, Kunsthalle Fridericianum, Kassel (2013); The Time of Our Image, Kunsthalle Tallinn, Tallinn (2013).



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