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Artisti: Tamy Ben-Tor / Marnix de Nijs / Mark Formanek / Marzia Migliora / Julius Popp / Reynold Reynolds / Jens Risch / Michael Sailstorfer / Arcangelo Sassolino / Fiete Stolte

Quando la strada guarda il cielo, 2010
Rendering di progetto
Tappeto di lana
500 x 200 cm
Courtesy l’artista; Galleria Lia Rumma, Napoli / Milano


Quando la strada guarda il cielo, 2010
Exhibition view at Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze
Photo: Valentina Muscedra

L'opera, prodotta in occasione di "As Soon As Possible", è costituita da un tappeto che rappresenta un tratto di strada su cui è scritta in lettere bianche la frase di Pantani. Marzia Migliora cita un elemento della realtà delle competizioni ciclistiche: le parole di incoraggiamento che i fan usano scrivere col gesso o la vernice sull'asfalto della strada per esortare i loro idoli in corrispondenza dei punti più ardui del percorso di una tappa. La frase di Pantani - espressione del suo atteggiamento nei confronti delle richieste di super prestazioni che gli vengono dal mondo - si può leggere come il frammento di un monologo interiore, in cui la prestazione spinta al massimo livello è descritta come reazione alle difficoltà della vita. Il tappeto di lana smorza ogni rumore e inghiotte i passi di coloro che lo calpestano. Percorrerlo permette di ripensare e forse rivalutare il viaggio sportivo ed esistenziale di Pantani, ma anche di fare un'esperienza di silenziosa concentrazione su noi stessi, sul senso di queste parole applicate alla nostra vita. Il destino del ciclista diventa quasi il simbolo della condition humaine nella società accelerata in cui tutti viviamo.

Marzia Migliora (Italia, 1972)

Marzia Migliora utilizza nelle proprie opere un'ampia varietà di mezzi espressivi - fotografia, disegno, video, audio - per trattare temi quali la nostalgia e la memoria, la perdita e l'ossessione. La citazione testuale è uno dei tratti stilistici che contraddistinguono i suoi lavori. Se Test Optometrico si incentrava sulle citazioni tratte dalla letteratura, nell'opera Quando la strada guarda il cielo l'artista si confronta con una frase pronunciata da un celebre campione sportivo, che può essere letta come metafora della nostra società accelerata: "Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia." Il campione in questione è il ciclista Marco Pantani, in cui è possibile individuare un moderno eroe tragico. La sua carriera è stata infatti caratterizzata da una grandiosa serie di successi ma anche da amare sconfitte. Grazie alla sua tenacia e alla notevole resistenza fu protagonista di storiche vittorie al Tour de France e al Giro d'Italia nel 1998. Nel 1999 emerse lo scandalo del doping, che causò un grave danno alla sua immagine di campione beniamino del pubblico. Gran parte dei suoi tifosi lo abbandonarono e i media, che fi no a quel momento lo avevano indicato come uno dei più grandi ciclisti di sempre, ne screditarono profondamente l'immagine. Pantani viene trovato morto nel 2004 nella stanza di un residence di Rimini, stroncato da un attacco di cuore causato da un elevato consumo di sostanze stupefacenti in un fisico indebolito anche da anni di depressione. Con la stessa rapidità con cui era diventato una delle leggende del ciclismo moderno, Pantani venne dimenticato dai più o additato soltanto come simbolo della crisi di questo sport.

 
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