Lorenzo Banci Veduta delle opere in mostra © Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze Photo: Valentina Muscedra Le pitture a olio, che appaiono quasi come monocromi, rivelano il suo interesse per luoghi o soggetti marginali in cui molto spesso la luce è l’unica protagonista: pareti di edifici vuoti, leggeri movimenti di tende fra il sole e l’ombra, riflessi di città osservate da una certa distanza. Come le tele di Gerhard Richter, i lavori di Banci mettono al centro il rapporto tra figurazione e astrazione. Sebbene il riferimento fotografico rimanga percepibile, le opere si distaccano rapidamente dal referente reale per conquistare una propria autonomia pittorica. Rispetto a Richter, Banci sembra infatti procedere secondo un percorso più orientato verso l’astrazione e l’annullamento del soggetto figurativo. Le sue opere più recenti sono costruite secondo una modalità di lavoro che procede per sottrazione: anche gli ultimi dettagli realistici tendono a scomparire. Le opere perdono la loro prossimità con il reale e ogni riferimento alla fotografia diventa del tutto irrilevante. Il motivo si dissolve fino a non essere più il soggetto del dipinto: la composizione formale dell’immagine prende il sopravvento, ritmo e struttura dominano sul soggetto e lo sguardo di chi osserva viene catturato da un gioco illusionistico tra superficie e profondità. Sono l’assenza di accadimenti, l’immobilità del tempo, il momento senza evento, il silenzio nello spazio a fare da soggetto. Lo sguardo dell’artista sembra essere alla ricerca dell’attimo preciso in cui l’effimero quotidiano sa diventare eterna bellezza. Lorenzo Banci Veduta dell'allestimento © Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze Photo: Valentina Muscedra Lorenzo Banci (Italia, 1974) L’approccio di Lorenzo Banci alla pittura si basa sulla capacità dell’occhio di cogliere quelle parti del mondo reale che normalmente vengono ignorate o non considerate, al fine di scoprire in esse una bellezza intrinseca. I soggetti nelle sue opere arrivano ad esprimere una figurazione rarefatta, perdendo caratteri realistici o chiaramente riconducibili al motivo di partenza. L’attenzione di Banci si concentra su frammenti di realtà apparentemente marginali, particolari situazioni di oscurità e luminosità, giochi di luce o visioni prospettiche di spazi che egli scopre nei luoghi quotidiani che lo circondano. L’artista va alla ricerca dei suoi soggetti documentandoli, in un primo momento, attraverso la fotografia; queste immagini creano un archivio dal quale, poi, vengono scelti i soggetti dei suoi quadri. |
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