Palazzo Strozzi   CCCS
  Green Platform
  Arte Ecologia Sostenibilità / 24.04 – 19.07.2009
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  Artisti: Alterazioni Video, Amy Balkin, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Michele Dantini,
Ettore Favini
, Futurefarmers, Tue Greenfort, Henrik Håkansson, Katie Holten, Dave Hullfish Bailey, Christiane Löhr, Dacia Manto, Lucy + Jorge Orta, Julian Rosefeldt, Carlotta Ruggieri, Superflex,
Nicola Toffolini
, Nikola Uzunovski
   
   
  Superflex (Danimarca, 1993)
   
  Il collettivo danese Superflex, fondato nel 1993 da Bjørnstjerne Reuter Christiansen, Jakob Fenger e Rasmus Nielsen, realizza progetti che incoraggiano pratiche virtuose ed una presa di coscienza globale ecologica ed eticamente sostenibile. Il loro approccio ha un duplice aspetto: provocare con strategie ed azioni che possano essere riproposte in varie situazioni, da vari soggetti; difendere la pratica artistica come strumento operativo al di fuori del tradizionale sistema museo-galleria-collezionista.
   
  Nel 1996-97 Superflex hanno collaborato con ingegneri danesi ed africani per la realizzazione di un’unità portatile di biogas, semplice ed economica, in grado di produrre sufficiente energia per le necessità di luce e gas da cucina di una famiglia africana. Il biogas, concepito per rispondere ad economie di piccola scala, viene prodotto tramite l’utilizzo di materiali organici, come escrementi. Dai rifiuti di 2-3 mucche si producono 4 metri cubi di gas al giorno, quantità sufficiente per cucinare i pasti ed illuminare la casa ad una famiglia di 8-10 persone. L’utilizzo di questa fonte energetica, oltre ad essere assolutamente ecologico e sostenibile, evita il ricorso ad altre fonti come la combustione di legna, che in Africa trova largo impiego con conseguenze devastanti per l’ambiente.
Il progetto, elaborato in Tanzania e presentato nel 1998 a Documenta X a Kassel come modello di un determinato approccio alle pratiche artistiche ecologiche, continua a trovare impiego in molti paesi invia di sviluppo, come recentemente a Zanzibar, qui testimoniato in una serie fotografica.
La Biogas Unit sembra ottemperare in modo molto semplice e diretto ai principi basilari di ZERI (Zero Emission Research Institut), che invita ricercatori di tutto il mondo a progettare sistemi di produzione industriale ed energetica partendo dal principio dell’eliminazione del rifiuto e dello scarto. Imparando dalla natura, che non conosce il concetto di ‘rifiuto’, possiamo utilizzare qualunque scarto in modo che esso rappresenti una fonte energetica per produzione di nuovi materiali o di energia ‘verde’.
   
 
   
 
   
 
  Biogas in Africa, 1998
pallone per biogas
fotografia, 146 x 216 cm
video DVD,
4’ 59’’
Courtesy gli artisti
Photo Credit: CCCS, Firenze; Valentina Muscedra
   
 
  Biogas Unit – Tanzania, 1997
Esempio di applicazione
Courtesy gli artisti
Photo credit: Superflex

   
 
  Biogas Unit – Zanzibar, 2008
Esempio di applicazione
Courtesy gli artisti
Photo credit: Superflex
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