Background images credits  
   
   

Galatea 4, 2001
series "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy the artist; Edwynn Hook Gallery, New York
© Elena Dorfman 


Sidore 1
series "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy the artist; Edwynn Hook Gallery, New York
© Elena Dorfman 



Valentine 3
series "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy the artist; Edwynn Hook Gallery, New York
© Elena Dorfman 



Valentine 4
series "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy the artist; Edwynn Hook Gallery, New York
© Elena Dorfman 


Brook 4
series "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy the artist; Edwynn Hook Gallery, New York
© Elena Dorfman 


Rebecca 2
series "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy the artist; Edwynn Hook Gallery, New York
© Elena Dorfman 


Lily 1, 2004
dalla serie "Still Lovers"
C-Print, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy l’artista
© Elena Dorfman 


Rebecca 1, 2001
dalla serie "Still Lovers"
C-Prints, Aluminium
74,6 x 74,6 cm
Courtesy l’artista
© Elena Dorfman 

Elena Dorfman ha incontrato uomini e donne che, negli Stati Uniti e in Europa, hanno scelto, per motivi diversi, di accogliere una di queste bambole nella propria quotidiana vita domestica. Generalmente caratterizzate da un’atmosfera di tranquilla serenità e con uno sguardo sempre libero da qualsiasi pregiudizio o presa di posizione di carattere morale, le immagini indagano i legami emotivi che si vengono a creare tra le bambole e le persone che le hanno acquistate.
In quanto giocattolo, una bambola costituisce un oggetto personificato, che sviluppa un ruolo attivo nella fantasia di un bambino. Con le loro fattezze e dimensioni umane, le Real Dolls rappresentano qualcosa di analogo nel mondo degli adulti. Dorfman, infatti, non insiste sulla loro funzione di puri oggetti sessuali, bensì sul loro ruolo come plausibili compagne di vita coinvolte in tutti i momenti della quotidianità, come la colazione in famiglia o la serata trascorsa davanti al televisore. Le immagini documentano così la vita delle persone e la loro sfera privata: mostrano situazioni, aspirazioni e desideri di cui le bambole sono diventate proiezioni, complici o compagne, assumendo così un proprio senso di realtà al di là della dimensione da fantasia sessuale.
Dorfman usa la fotografia come medium attraverso cui presentare i risultati di quello che potremmo definire un suo studio sociologico. Essa si serve di un linguaggio fotografico documentario tramite cui indaga il rapporto tra realtà e finzione nella vita di persone la cui quotidianità si fonda su una evidente artificiosità che alla fine risulta, tuttavia, spontanea. Come altri artisti presenti nella mostra, Elena Dorfman indaga la capacità della fotografia di rappresentare o di manipolare la realtà. Sia la fotografia che la realtà diventano, così,  costruzioni specificamente operate dall’osservatore a partire da una molteplicità di componenti.


"Still Lovers", 2001/2004
Veduta dell'allestimento in mostra
© Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Valentina Muscedra

Elena Dorfman (USA, 1965)

Elena Dorfman si interessa a fenomeni sociali di nicchia in cui le definizioni di realtà e di finzione tendono a sovrapporsi o confondersi tra di loro. Le fotografie della serie Still Lovers ritraggono intimi e apparentemente comuni momenti di vita privata, che hanno per oggetto le insolite relazioni d’amore, amicizia o semplice convivenza tra esseri umani e bambole. Protagoniste delle immagini sono, infatti, le cosiddette Real Dolls, costose bambole sessuali dall’aspetto estremamente realistico. Commercializzate attraverso internet, ogni doll può essere “costruita” dai futuri proprietari, che possono scegliere i diversi elementi per caratterizzare la bambola a proprio piacimento.

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