Formatosi originariamente come pittore, l'artista mette in scena situazioni che poi fissa con la macchina fotografica, includendo spesso anche la propria figura. Ciò accade anche nel trittico di grande formato, Past, Present and Future che costituisce una riflessione sulla storia e il futuro del popolo cinese.
Le tre fotografie rappresentano gruppi di persone nello stile del tableau vivant; tramite una precisa e scenografica disposizione dei soggetti, le scene evocano il monumento di fronte al mausoleo di Mao in piazza Tienanmen a Pechino, che, nei toni eroici della rappresentazione del potere istituzionale caratteristici dei regimi socialisti, simboleggia la vittoria sull'imperialismo con un corteo trionfale di militari.
Ciascuna delle tre fotografie rappresenta un periodo temporale. Quella a destra rimanda al passato ed è composta da diciassette figure in posa da combattimento, con abiti e uniformi sporche di fango, disposte su un ampio basamento Wang Qingsong si è raffigurato ai piedi del monumento, intento a guardare le figure ma estraneo a esse e con la testa avvolta in una benda macchiata di sangue. Attraverso la manipolazione digitale dell'immagine l'artista risulta più piccolo rispetto agli altri. Contrapponendosi al monumento che ha davanti, in mano non ha un'arma ma un mazzo di fiori.
Nel pannello di sinistra, Present, gli stessi soggetti sono presentati come operai, con attrezzi da lavoro e occhiali protettivi, segni dello slancio economico del paese. Il gruppo, sempre raffigurato nella forma di un monumento, è ricoperto da un colore argentato; anche in questo caso l'artista appare in una posizione esterna, questa volta nelle vesti di un giovane cittadino con berretto da baseball all'occidentale e cagnolino al guinzaglio. Di fronte a queste figure dalle pose fisse e stilizzate, rese come un blocco omogeneo e uniformato dall'argento, Wang Qingsong si pone in disparte, come un individuo isolato.
Nell'immagine centrale, Future, tutte le figure sono dorate, con fiori e cesti di frutta in mano; guardano dritte verso l'esterno del campo dell'opera, trasformando il pubblico nel proprio interlocutore diretto. Questa composizione frontale non corrisponde più alla tradizionale scultura socialista; qui, in un'età dell'oro ancora da venire, l'artista è la figura centrale, con una coppia di cimbali tra le mani che lo identificano come il personaggio che dà il ritmo e si pone come guida di questa utopica società del futuro.