Giovedì 24 ottobre 201, ore 18.30
Ingresso libero
LECTURE / Walter Guadagnini
Il n’y a plus des Pyrénées
Il titolo dell’intervento riprende una famosa frase che Voltaire sosteneva fosse stata pronunciata da Luigi XIV, una frase che metteva in discussione i confini fisici che separavano Francia e Spagna ormai unite con l’ascesa al trono spagnolo di Filippo, nipote del Re Sole. Eppure quel confine non delimitava soltanto due territori fisici, ma due culture e due storie difficili da riconciliare. Confini, territori, ma anche identità e storia sono i temi affrontati nella lezione di Walter Guadagnini. Lo storico, critico e curatore della mostra Territori instabili offrirà il suo punto di vista su questi temi attraverso l’analisi delle opere di artisti contemporanei impegnati nella rappresentazione di confini e territori.
Walter Guadagnini è curatore, critico e storico dell’arte. Dal 1992 . titolare della cattedra di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Presidente dal 2004 della Commissione Scientifica del progetto “UniCredit e l’Arte”, ha diretto dal 1995 al 2005 la Galleria Civica di Modena e dal 1995 al 2003 la manifestazione internazionale “Modena per la fotografia”. Il suo lavoro come curatore include mostre su Mel Ramos, Domenico Gnoli, Peter Phillips, Allan D’Arcangelo oltre a numerose mostre sulla pop art, la fotografia e l’arte contemporanea. Nel 2007 è nominato Commissaire Unique per la sezione italiana all’interno di “Paris Photo”. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Fotografia (Zanichelli, 2000), 100 – La fotografia in cento immagini (24 Ore Cultura, 2007), Una storia della fotografia del XX e del XXI secolo (Zanichelli, 2010) e la curatela del progetto editoriale La Fotografia per la casa editrice Skira. Ha collaborato dal 1995 al 2003, come critico d’arte, con il quotidiano “La Repubblica” e dal 2006 . responsabile della sezione fotografia de “Il Giornale dell’Arte”. Dal 2008 al 2009 . stato co-direttore della rivista “FMR – Bianca”.
immagine: The Cool Couple
Approximation to the West, Fiume Tagliamento, Trasaghis #001A/B, 2013 (particolare), Courtesy the artists
Con la grande mostra dedicata ad Ai Weiwei (23 settembre 2016-22 gennaio 2017) per la prima volta Palazzo Strozzi diventa uno spazio espositivo unitario che comprende facciata, Cortile, Piano Nobile e Strozzina.
L’arte contemporanea esce dalla Strozzina e si espande sia a livello espositivo che di comunicazione, in uno scenario in cui Palazzo Strozzi partecipa attivamente all’avanguardia artistica del nostro tempo.
Per questo motivo le informazioni relative alla mostra Ai Weiwei. Libero e il programma di mostre e attività future dedicato all'arte contemporanea saranno consultabili direttamente al sito www.palazzostrozzi.org e sui canali social di Palazzo Strozzi.
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