Adam Cvijanovic

La pittura di Adam Cvijanovic provoca un coinvolgimento visivo illusionistico in un sorprendente panorama che ritrae un paesaggio urbano tipicamente americano, volutamente interpretabile sia in disfacimento sia, al contrario, in costruzione.



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Il grande panorama realizzato per la mostra da Adam Cvijanovic ha per soggetto il tema della tipica casa monofamiliare americana nel rapporto con l’idea del paesaggio naturale e urbano.
L’artista è partito dall’osservazione diretta di due nuclei di abitazioni reali, i complessi residenziali di Hillsborough (New Jersey) e New City (New Jersey), due esempi della tipica periferia urbana statunitense, tradizionale simbolo del sogno americano ma anche della recente crisi finanziaria nata dall’esplosione della bolla speculativa nel settore immobiliare.
La presenza umana è negata ed è la natura a sembrare protagonista dell’opera, con l’ampia vegetazione e il rassicurante cielo azzurro che dominano la scena. In realtà è l’azione dell’uomo a essere centrale, resa evidente non solo dalle abitazioni, già edificate o in costruzione e dotate di stili fortemente incoerenti tra loro, ma anche dagli stessi elementi naturali ritratti, che rappresentano piante esogene, non originarie di questi luoghi bensì portate e fatte crescere in questo contesto dall’uomo fin dall’epoca dei primi coloni europei.
Come nel caso di altre sue opere, dopo aver documentato fotograficamente dal vero questi paesaggi, l’artista ha creato nel proprio studio quelli che egli stesso definisce “affreschi mobili”, diversi frammenti di dipinto realizzati su tyvek, un tessuto sintetico resistente ma leggero e quindi facilmente trasportabile. Come in una sorta di “photoshop analogico” questi singoli elementi vengono applicati sulle pareti dello spazio espositivo dove sovrapposizioni e spazi vuoti sono congiunti dall’artista tramite la pittura direttamente applicata durante la fase di allestimento dell’opera. L’opera si pone quindi come una sorta di intervento site specific, che reagisce alla specificità del luogo in cui viene inserita, in questo caso dialogando con la particolare morfologia della sala iniziale della Strozzina e con le tecniche e le poetiche della tradizionale prospettiva rinascimentale che l’artista vede come uno dei punti di riferimento essenziali per la sua pittura.
Inoltre Cvijanovic trae diretta ispirazione dalla Hudson River School – primo movimento artistico americano sviluppatosi nel XIX secolo – e dal cosiddetto “sublime americano”, stile basato sulla raffigurazione di grandi paesaggi inondati di luce, simbolo del contrasto tra bellezza e potenza del paesaggio originario americano. Cvijanovic dipinge la vallata del fiume Hudson, soggetto principale anche per questi artisti, ma così com’è oggi. I luoghi rappresentati nell’opera in mostra sono ciò che resta di quei paesaggi incontaminati, all’epoca simbolo per un’idea di “terra promessa”.

Adam Cvijanovic (1960, Cambridge, MA, USA; vive e lavora a New York) si è formato presso il Philadelphia College of Art (1982) e la Columbia University (1986) ma considera se stesso un artista autodidatta. Ha iniziato la sua carriera come muralista e oggi è considerato tra i pittori figurativi più interessanti della scena artistica contemporanea newyorkese. Conosciuto per i suoi “portable murales”, l’artista è affascinato dalle immagini di resti e rovine che interpreta come simbolo della decadenza della cultura americana contemporanea. Sue mostre personali si sono tenute presso musei e gallerie internazionali come Bellwether Gallery (New York), The Massachusetts MoCA (North Adams, MA), The Armand Hammer Museum of Art and Cultural Centre of Arts (Los Angeles). Le sue opere sono state parte di importanti mostre collettive in sedi espositive come il P.S. 1 Contemporary Art Center di New York, la Royal Academy di Londra, la Biennale di New Orleans, il Walker Arts Center e la Tate Liverpool in occasione della Biennale di Liverpool. Tra le sue recenti collettive ricordiamo: (2010) “Undefined Borders for Unlimited Perceptions”, Blindarte contemporanea, Napoli; “The Sixth Borough”, Governors Island, New York; “Defrosted: A Life of Walt Disney”, Postmasters Gallery, New York; “Nothing Gold Can Stay”, Robert Goff Gallery, New York; (2011) “Alpine Desire”, Australian Cultural Forum, New York; “COLORIFIC! We Make An Art Rainbow”, Postmasters Gallery, New York.

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