Mark Manders

In Manders il tempo è in uno stato di transizione continua, in cui si sviluppano istanti paralleli.


MARK MANDERS

Fox / Mouse / Belt, 1992-2015
Bronzo dipinto, materiali vari
cm 14 x 112 x 40
Courtesy Zeno X Gallery, Antwerp

Un dialogo con il tempo, con il passato ma anche con il futuro, una fuga che parte dal contemporaneo e va alla ricerca di dimensioni temporali diverse. Come nelle opere di Mark Manders, in cui viene ricercata la combinazione di modelli culturali che spaziano dalle forme ellenistiche a quelle precolombiane. Nel suo disegno Self-portrait as a Building, del 1986, il tempo sembra essere entrato in una dimensione diversa da quella dell’anno di esecuzione. Da quel momento l’artista non ha mai abbandonato questo motivo generativo nelle sue opere. Basate sull’impiego di materiali diversi come il bronzo, la ceramica, il legno, le sculture di Manders sembrano essersi fermate in un tempo altro, sospeso. L’artista usa diverse tecniche: una scultura di bronzo o di resina viene dipinta nel colore dell’argilla, mostrando così la propria condizione di fragilità. In Manders il tempo è in uno stato di transizione continua, in cui si sviluppano istanti paralleli. Da quando ha realizzato Self-portrait as a Building, l’artista ha prodotto declinazioni diverse del tema, creando un cortocircuito tra passato e presente, in cui le forme sono prigioniere di una dimensione borgesiana. La grande installazione in mostra crea un ambiente sospeso, isolato dal mondo, nel quale trascorre un tempo diverso che sembra emanare dalle opere stesse.

Mark Manders è nato nel 1968 a Volkel, Paesi Bassi. Vive e lavora a Ronse, Belgio. Le sue mostre personali includono: Room with Broken Sentence, 55. Biennale di Venezia, Venezia (2013); Mark Manders, Carré d’Art – Musée d’art contemporain de Nîmes, Nîmes (2012); Parallel Occurences / Documented Assignments, Dallas Museum of Art, Dallas / The Walker Art Center, Minneapolis / Aspen Museum of Art, Aspen / UCLA Hammer Museum, Los Angeles (2010-2012); The Absence of Mark Manders, Kunstverein Hannover, Hannover / Kunsthall Bergen, Bergen / S.M.A.K. Ghent, Gand / Kunsthaus Zürich, Zurigo (2007-2009). Ha partecipato a importanti collettive, come: New Impressions of Raymond Roussel, Palais de Tokyo, Parigi (2013); EXPO 1: New York, PS1 MoMA, New York (2013); Silence, Berkeley Art Museum, Berkeley (2013); Exquisite Corpses: Drawing and Disfiguration, MoMA, New York (2012); Tomorrow Is the Question, S.M.A.K. Ghent, Gand (2011).

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