Wilhelm Sasnal

Anka in Tokyo
2006
Olio su tela / oil on canvas
35 x 50 cm
Collection Broere Foundation



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WILHELM SASNAL

Le opere pittoriche di Wilhelm Sasnal esprimono una particolare attitudine estetica e un particolare sguardo sulla realtà. Spesso egli coglie brevi attimi, dettagli privati colti durante un viaggio o in momenti di quotidianità familiare, a volte catturati con il cellulare e poi tradotti in pittura. Queste tele tuttavia rifuggono ogni tipo di sentimentalismo. Tramite una relazione tra astrattismo e realismo caratteristica di tutto il suo lavoro, Sasnal cerca “una distanza” dai soggetti ritratti. L’artista sembra essere alla ricerca di una “idea di immagine”, dell’essenza di ciò che si cristallizza quando qualcosa che abbiamo vissuto diventa ricordo. L’opera Kacper, utilizzata come immagine guida della mostra, mette in evidenza questo approccio. La poetica visione di una figura nella luce nasce dalla fotografia di un momento di vita tra il pittore e il figlio. L’occultamento del volto tuttavia impedisce la riconoscibilità del soggetto, trasformando l’opera quasi in un archetipo della memoria collettiva.

Sulla scia di un’intera generazione di artisti polacchi che si è contrapposta alla impostazione accademica tradizionale, centrale nel lavoro di Sasnal non è la perfezione esecutiva o la scelta di soggetti rappresentativi, bensì un’esaltazione di fenomeni della vita quotidiana espressa attraverso una pittura rapida e immediata, capace di esprimere una percezione e un sentire contemporaneo.

In un’epoca caratterizzata da una inondazione di immagini fotografiche, il suo lavoro attesta l’attualità della potenza della pittura, che risiede principalmente nella capacità di rallentare la visione, richiamare l’attenzione su soggetti che a prima vista appaiono totalmente ordinari. Le sue opere ci fanno riflettere su un’idea di bellezza affidata allo sguardo e alla capacità dell’osservatore di elevare a un livello superiore un momento qualsiasi della vita quotidiana, secondo una prospettiva sia collettiva che prettamente individuale.

Affinare i propri sensi, mettersi in ascolto di mezzi toni, sfumature, momenti a cui normalmente non siamo in grado o non vogliamo prestare attenzione. Nel lavoro di un artista ciò significa cercare uno sguardo nuovo sulla realtà e trovare un linguaggio, una forma o un disegno con cui esprimere le sue percezioni. Ciò si traduce nella pratica di avvicinarsi alla realtà, ma anche di costruire qualcosa di nuovo che va al di là di essa: inquadrare il reale e costruire un nuovo reale al fine di proporre una riflessione esistenziale, una ricerca di significato.

Wilhelm Sasnal (1972, Tarnów, Polonia; vive e lavora a Cracovia) focalizza la sua ricerca sul valore della pittura nell’arte contemporanea, attraverso un approccio eterogeneo di temi, soggetti e stili di pittura. Recentemente ha anche lavorato nel campo del cinema, realizzando film come It Looks Pretty from a Distance (2011) codiretto con la moglie Anna Sasnal, Fallout (2010), Swineherd (2008). Ha studiato architettura presso il Politecnico di Cracovia, per poi proseguire la sua formazione in pittura presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Sue recenti mostre personali si sono tenute presso: (2012) Haus der Kunst, Monaco; (2011) Whitechapel Art Gallery, Londra; Sadie Coles HQ, Londra; Kurimanzutto, Città del Messico; Anton Kern Gallery, New York; Johnen Galerie, Berlino; (2009) CAC, Centro de Arte Contemporàneo, Malaga, Spagna; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen K21, Düsseldorf, Germania; Hauser & Wirth Zürich, Svizzera. Tra le recenti mostre collettive a cui ha partecipato: (2012) “About- Blank”, Kunsthalle Münster, Germania; “Image Counter Image”, Haus der Kunst , Monaco; “I Wish This Was a Song. Music in Contemporary Art”, The National Museum of Art, Architecture and Design,Oslo; “A House of Leaves”, The David Roberts Art Foundation, Londra; “Rearview Mirror: New Art from Central & Eastern Europe”, Art Gallery of Alberta, Edmonton, Canada; (2011) “Hirschfaktor. Die Kunst des Zitierens”, ZKM, Karlsruhe, Germania; “Painting Between the Lines”, CCA Wattis Institute for Contemporary Arts, San Francisco; “The Second Strike”, Herzliya Museum of Contemporary Art, Israele; “MMK 1991–2011. 20 Years of Presence”, Museum für Moderne Kunst, Francoforte, Germania; “Space. About a Dream”, Kunsthalle Vienna.

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