Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea

 

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Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea

Nathalie Djurberg, Adrian Ghenie, Arcangelo Sassolino, Chiharu Shiota, Annegret Soltau

5 ottobre 2012-27 gennaio 2013
Inaugurazione: giovedì 4 ottobre

Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea (5 ottobre 2012-27 gennaio 2013), a cura di Franziska Nori (direttore CCC Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze) e Barbara Dawson (direttore Dublin City Gallery The Hugh Lane, Dublino), propone il lavoro di artisti contemporanei che investigano il tema dell’esistenza nel rapporto tra individuo e collettività. Le loro opere danno forma a stati d’animo e interrogativi che l’essere umano si pone nel rapporto con la sfera personale, il corpo e il mondo. La mostra trova il suo punto di partenza in un nucleo di dipinti del grande maestro Francis Bacon, la cui opera entra in dialogo con il lavoro di cinque artisti internazionali contemporanei (Nathalie Djurberg, Adrian Ghenie, Arcangelo Sassolino, Chiharu Shiota, Annegret Soltau) che condividono l’interesse di Bacon nella riflessione sulla condizione esistenziale dell’uomo e la rappresentazione della figura umana.

I dipinti di Bacon in mostra sono affiancati da una selezione di materiali provenienti dall’archivio dell’artista: ritratti fotografici, riproduzioni di grandi capolavori del passato, still da film, immagini tratte da libri e riviste. Questo materiale, utilizzato da Bacon come strumento di lavoro per la creazione delle sue opere, è presentato in mostra grazie alla collaborazione del CCC Strozzina con la Dublin City Gallery The Hugh Lane, che dal 1998 possiede la ricostruzione autentica e perfettamente conservata dell’ultimo studio londinese dell’artista.

La commistione tra figurazione e astrazione, i corpi trasfigurati, il riferimento a elementi autobiografici, l’utilizzo di diverse fonti iconografiche, la tensione e l’isolamento come metafore della vita dell’essere umano si ritrovano come parti fondamentali nel lavoro dei cinque artisti contemporanei posti in dialogo con Bacon per una riflessione di carattere esistenziale sul vivere contemporaneo.

Adrian Ghenie (Romania, 1977) crea dipinti in cui unisce insieme immagini personali o emblematiche della storia recente, attingendo da fonti diverse come cataloghi o libri di storia, still da film o immagini trovate su internet. Ghenie investiga il tema della rappresentazione della figura umana, che viene quasi aggredita in particolare sul volto, simbolo dell’individualità della persona.
Nelle sue installazioni, Chiharu Shiota (Giappone, 1972) sembra tradurre stati emotivi e riflessioni esistenziali in una dimensione tridimensionale, affrontando temi come memoria e sogno, elementi autobiografici e tracce di un passato che assumono una forma fisica evocativa collettiva.
Nathalie Djurberg
(Svezia, 1978) lavora con l’argilla e la plastilina creando ambienti e personaggi simbolici e conturbanti che popolano le sue installazioni e le sue videoanimazioni. Djurberg solleva dubbi e interrogativi esistenziali che oscillano tra vita e morte, paura e desiderio, muovendosi tra tabu disturbanti o aspetti complessi della condizione umana come la vulnerabilità, la solitudine, la sessualità, la morte.
Arcangelo Sassolino
(Italia, 1967) crea installazioni in cui sistemi meccanici esplorano gli effetti dell’energia sulla materia o rendono visibili gli effetti prodotti da forze estreme. Le sue opere ci mostrano il divenire e la caducità delle cose nella propria essenzialità, rifiutando volutamente ogni esplicito ricorso alla metafora. Esse costituiscono un moderno memento mori, la visualizzazione dell’impossibilità umana di andare oltre l’attesa di un accadimento, o viceversa, la sua fine.
Dagli anni Settanta a oggi, Annegret Soltau (Germania, 1946) lavora sui temi del corpo e dell’identità tramite perfomance, video e fotografia. La sua sperimentazione con il mezzo fotografico culmina nei cosiddetti photo sewings, “ritratti fotografici cuciti”, in cui il volto dell’artista o diversi frammenti di facce sono percorsi da sottili fili neri. Le ferite, le costrizioni e la frammentazione dei suoi volti e dei suoi corpi diventano strumento di riflessione sulla rappresentazione e l’espressione della condizione esistenziale umana.

Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea è organizzata dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina in collaborazione con la Dublin City Gallery The Hugh Lane (Dublino).

 

 

 

Informazioni:
T. 055 2645155
news@strozzina.org

Ufficio stampa:
Alessandra Santerini, T. +39 335 6853767, alessandrasanterini@gmail.com
Chiara Costa, T. +39 349 1981349, chiara.a.costa@gmail.com
Lavinia Rinaldi, Fondazione Palazzo Strozzi, T. +39 055 3917122, F. +39 055 2646560, l.rinaldi@palazzostrozzi.org

 

Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea /
Francis Bacon and the Existential Condition in Contemporary Art

Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
Fondazione Palazzo Strozzi, Palazzo Strozzi, Firenze
5 ottobre 2012-27 gennaio 2013 / October 5, 2012 – January 27, 2013

 

Promossa da / Promoted by
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Camera di Commercio di Firenze
Associazione Partners Palazzo Strozzi
e / and Regione Toscana

Sponsor
Ataf
Unicoop Firenze

 

Un progetto del CCC Strozzina con la collaborazione di Dublin City Gallery The Hugh Lane
A project by CCC Strozzina in collaboration with Dublin City Gallery The Hugh Lane

Organizzata da / Organised by
Fondazione Palazzo Strozzi

A cura di / Curated by
Franziska Nori
Barbara Dawson

Coordinamento progetto / Project coordination
Riccardo Lami

Coordinamento prestiti / Registrar
Fiorella Nicosia

Progetto grafico e allestimento / Graphic and exhibition design
Markus Bader

Coordinamento dell’allestimento / Installation coordination
Rita Scrofani

Attività educative e progetti speciali / Educational services and special projects
Alessio Bertini
Martino Margheri
Francesca Giulia Tavanti

Coordinamento lecture / Lectures programme
Alessio Bertini

Stagista / Intern
Giacomo Biagi

 

Ufficio stampa e comunicazione / Press office and communication
Alessandra Santerini con Chiara Costa
Lavinia Rinaldi, Fondazione Palazzo Strozzi
Sue Bond Public Relations, London

Promozione / Promotion
Sigma CSC, Firenze

Testi in mostra / Exhibition texts
Franziska Nori, Riccardo Lami
Con la collaborazione di / With the collaboration of Giacomo Biagi

 

Realizzazione dell’allestimento / Exhibition setup
Galli Mostre; Atlas e Livelux Light Designers;
Stampa in Stampa, Firenze; Andrea Gelli, Prato;
Simone Bagnoli.

Per l’installazione di Chiharu Shiota / For Chiharu Shiota’s installation:
David Batignani, Laura Fratangelo, Giacomo Ricci, Athina Tsantekidou, Christina Tsantekidou

Noleggio attrezzatura tecnologica / Technology rental
Go One srl

Condition Report
Cinzia Nanni
Francesca Bettini (Opificio delle Pietre Dure)

Assicurazioni / Insurance
Progress Insurance Broker, Roma/Firenze
Kuhn & Bülow, Berlin/Moskau/Zürich
Willis Ltd. a Lloyd’s Broker, London

Trasporti / Transport
Apice Firenze S.r.l.
Butterfly Transport, Pistoia

Conservazione preventiva e controllo climatico / Preventive conservation and climate control
Roberto Boddi, Sandra Cassi
(Opificio delle Pietre Dure)

Responsabile della sicurezza / Head of security
Studio Associato Frusi & Partners srl, Firenze

Assistenza e manutenzione impianti elettrici / Alarm system assistance and maintenance
Professional Security Srl

Assistenza e manutenzione impianti di condizionamento / Air-conditioning system assistance and maintenance
R.S. di Rossi Sergio & C. Srl

 

Personale mostra e biglietteria / Exhibition and ticket office staff
TML Service, Firenze

Biglietteria multicanale / Multi-channel ticket office
Vivaticket by Charta

Catalogo della mostra / Exhibition catalogue
Hatje Cantz Verlag

Contributi di / Contributions by
James M. Bradburne, Barbara Dawson, Martin Harrison, Michela Marzano, Franziska Nori

Progetto grafico del catalogo / Catalogue graphic design
Cristina Morandin, Studio Out, Venezia Mestre

Copertina catalogo / Catalogue cover
Markus Bader

Revisione dei testi / Copyediting
Vittoria Florio, Laura Abbarchi

Traduzioni / Translations
Anthony Brierley, Roberto Mana, Stephen Tobin

 

Prestatori / Lenders
Dublin City Gallery The Hugh Lane, Dublin
The Estate of Francis Bacon, London
Fondazione Prada, Milano
Michael Guttman Collection, Brussels
Kemal Has Cingillioglu
The Pace Gallery, London
Collezione Prada, Milano
Pyms Gallery, London
The Sander Collection, Darmstadt

Ringraziamenti / Acknowledgments
Tutti gli artisti / All the artists; tutto lo staff del / all the staff of Dublin City Gallery The Hugh Lane; Oliver Barker e/and Sotheby’s, London; Liz Beatty e/and Christophe Dejean, The Estate of Francis Bacon; Anita Beckers; Antoine Carlier; Miel de Botton; Michael Dempsey; Martin e/and Eugenia Ephson; Marco Gambino; Esther Iseppi; Mihaela Lutea, Galerie Plan B; Giò Marconi; Perry Ogden; Miuccia Prada e/and Astrid Welter, Fondazione Prada; Pilar Ordovas; Polly Robinson Gaer, The Pace Gallery London; Natalia Stoop, WoA Inc.c/o Belvédère Asset Management AG; Daniel Templon e/and Anne-Claudie Corric, Galerie Daniel Templon, Paris; Fru Tholstrup, Haunch of Venison London; Esther van der Minne, Gemeentemuseum Den Haag

 

http://www.strozzina.org/exhibitions/francis-bacon/

Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea

 
CONTATTI
Informazioni: +39 055 26 45 155
Prenotazioni: +39 055 24 69 600
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Con la grande mostra dedicata ad Ai Weiwei (23 settembre 2016-22 gennaio 2017) per la prima volta Palazzo Strozzi diventa uno spazio espositivo unitario che comprende facciata, Cortile, Piano Nobile e Strozzina.

L’arte contemporanea esce dalla Strozzina e si espande sia a livello espositivo che di comunicazione, in uno scenario in cui Palazzo Strozzi partecipa attivamente all’avanguardia artistica del nostro tempo.

Per questo motivo le informazioni relative alla mostra Ai Weiwei. Libero e il programma di mostre e attività future dedicato all'arte contemporanea saranno consultabili direttamente al sito www.palazzostrozzi.org e sui canali social di Palazzo Strozzi.

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