Bill Viola, Christian Nold, Yves Netzhammer
Teresa Margolles, Valerio Magrelli, William Kentridge
Katharina Grosse, Andrea Ferrara, Elisa Biagini
Maurice Benayoun, Antonella Anedda
 
   
  ANDREA FERRARA a.k.a. ONGAKUAW
 
 
   
  Nomadic Time è un’installazione multimediale interattiva ideata da Andrea Ferrara, a.k.a. Ongakuaw. L’installazione è periodicamente azionata da una performer che lascia una traccia dell’accaduto che gli spettatori, nei giorni seguenti alla sua azione, possono fruire. In una sala si proietta una videosequenza che mostra 257 singole immagini di un albero sulla riva del fiume Arno fotografato dall’artista nel corso dell’anno. Il numero delle immagini corrisponde al numero dei giorni nei quali l’artista é stato presente per fotografare l’albero. I giorni di assenza sono simboleggiate da singole immagini nere. Queste immagini sono dei segni bianchi su sfondo nero, dei calligrammi che appaiono per qualche decimo di secondo e agiscono solo in maniera
subliminale sullo spettatore. Le immagini sono state progettate e realizzate specificamente per Nomadic Time dall’artista greca Polytimi Patapi.
Lo stato di assenza è rappresentato dalla mancanza della performer nei momenti in cui l’azione performativa è sospesa e rimangono solo gli oggetti lasciati in una gabbia vuota. Durante alcune sequenze del video l’albero sembra rimanere immutato, in altre invece le immagini documentano cambiamenti metereologici ed eventi drammatici come alluvioni o violente tempeste. La durata del ciclo evolutivo completo del video da 9 ore è stata ridotta a 2 ore, per ragioni di fruibilità. L’installazione prevede la connessione di un individuo, in questo caso la performer, ad una macchina che ne rileva le onde cerebrali. La macchina é in grado di monitorare quattro tipi di onde generate dal cervello umano: le onde alpha (frequenza da 8 a 13 cicli al secondo), che provengono dal subcosciente della mente e che nascono principalmente nelle parti superiori del cervello, cioè nella regione della memoria, sulla quale é basato il subcosciente; le onde beta (frequenza da 15 a 60 cicli al secondo), che invece nascono nella mente cosciente, sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati su stimoli esterni. Le onde theta sono comunemente nella regione delle tempie. Esse hanno una frequenza che va da 4 a 17 cicli al secondo. Poiché la regione delle tempie fa parte del Centro del Potere psichico, le onde theta, insieme alle delta, sono onde del potere psichico; infine le onde gamma, sono quelle dei profondi poteri psichici, come quelle del medium in «trance». Esse hanno una frequenza di 14 cicli al secondo. La persona che verrà connessa alla macchina assiste alla proiezione del video; allo stesso tempo la sua risposta emotiva individuale, in forma di onde cerebrali emesse dal suo cervello, viene registrata, codificata e digitalmente campionata da un computer. La codifica é usata come controllo di una strategia compositiva algoritmica in dati acustici; un software appositamente creato dall’artista
traduce le onde registrate in suoni musicali. Il suono così generato rappresenta una mappatura in tempo reale delle emozioni provate dal performer. Il materiale sonoro viene diffuso da un sistema multi-canale nello spazio performativo, generando un’interferenza tra le sue emozioni visive e quelle uditive.
 
 
 
 
 
 
   
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