Rainbow’s Gravity, 2006
calco in gesso di una pozzanghera d’acqua piovana, acqua, foto
Courtesy Magazzino d’Arte Moderna, Roma
Foto: Valentina Muscedra
L’opera è costituita dal calco ribaltato di una pozza d’acqua e dalla piccola foto di un arcobaleno rovesciato, testimonianze di una realtà re-immaginata dall’artista. Se la gravità dell’acqua piovana crea una pozzanghera, Alessandro Piangiamore tenta di immaginare il fenomeno gravitazionale applicato all’arcobaleno, fenomeno dovuto alla rifrazione della luce su gocce d’acqua sospese in cielo. Parlando di gravità, l’artista non si riferisce solamente al fenomeno fisico di attrazione di un corpo verso un determinato centro. Egli individua un concetto più ampio, una sorta di attrazione sia emotiva, sia intellettuale, come quella che si prova riguardo qualcosa di sconosciuto o intrigante. Il suo lavoro diviene un modo per modificare le leggi fisiche che regolano il mondo comune: l’arte può offrire una sua nuova verità, stimolando considerazioni riguardo interpretazioni e possibilità visive inaspettate.
Rainbow’s Gravity, 2006
calco in gesso di una pozzanghera d’acqua piovana, acqua, foto
Courtesy Magazzino d’Arte Moderna, Roma
Foto: Valentina Muscedra