HOME l CATALOGO l LECTURES l EDUCAZIONE l ENGLISH

THOMAS LOCHER
(Germania, 1956)


The mystical character of commodities
does not originate, therefore in their use value, 2007

legno, pittura acrilica, alluminio, 180 x 228 cm
Courtesy Alison and Peter W. Klein Collection,
Eberdingen-Nussdorf







There is a definite social relation
between men, that assumes, in their
eyes, the fantastic form of a relation
between things,
2007
otto dipinti, legno, pittura acrilica, alluminio, 72 x 92 x 3 cm
Courtesy the artist, Galerie Six Friedrich Lisa Ungar, Monaco









Thomas Locher lavora con le citazioni dal Capitale di Karl Marx, l’opera in cui il filosofo tedesco ha analizzato in maniera approfondita l’economia capitalista. La frase “The mystical character of commodities does not originate, therefore, in their use value” (Il carattere mistico della merce, dunque, non sorge dal suo valore d’uso) descrive la natura di feticcio della merce come elemento fondante della società consumistica. L’artista l’ha dipinta con enormi lettere nere su un grande pannello, contornandola di strisce e macchie rosa, gialle e azzurre a mo’ di commento. Una serie di dipinti di medio formato, concepiti come multipli, presenta la citazione “There is a definite social relation between men, that assumes, in their eyes, the fantastic form of a relation between things” (Tra gli uomini esiste un rapporto sociale determinato che, ai loro occhi, assume la forma fantasmagorica di un rapporto tra cose) trascritta in lettere bianche su uno sfondo di vari colori. Anche qui strisce e macchie di vernice appaiono come sottolineature pittoriche e semantiche dell’artista stesso. Secondo Marx, il valore di scambio di un oggetto, espresso dal prezzo, non nasce dal suo valore d’uso ma dalla persona che l’ha fabbricato. Gli oggetti, dunque, sono rapporti sociali materializzati in grado di trasferire uno status sociale. Combinando le frasi con gesti espressivi di apparente aggressività, Locher crea una correlazione concettuale tra l’analisi di Marx e il mercato dell’arte, nel quale agiscono gli stessi rapporti sociali che si materializzano in oggetti. Thomas Locher vede la propria arte come un processo dialettico “il cui obiettivo finale è sublimare e superare questa correlazione”.


inizio pagina

Luchezar Boyadjiev (BUL)
Marco Brambilla (I/USA)
Marc Bijl (NL)
Fabio Cifariello Ciardi (I)
Claude Closky (F)
Denis Darzacq (F)
Eva Grubinger (A)
Pablo Helguera (MX)
Damien Hirst (UK)
Bethan Huws (GB)
Christian Jankowski (D)
Atelier van Lieshout (NL)
Michael Landy (UK)
Thomas Locher (D)
Aernout Mik (NL)
Antoni Muntadas (E)
Takashi Murakami (J)
Josh On (CAN)
Dan Perjovschi (RUM)
Cesare Pietroiusti (I)
Wilfredo Prieto (CUB)

Palazzo Strozzi