Palazzo Strozzi   CCCS
  Green Platform
  Arte Ecologia Sostenibilità / 24.04 – 19.07.2009
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  Artisti: Alterazioni Video, Amy Balkin, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Michele Dantini,
Ettore Favini
, Futurefarmers, Tue Greenfort, Henrik Håkansson, Katie Holten, Dave Hullfish Bailey, Christiane Löhr, Dacia Manto, Lucy + Jorge Orta, Julian Rosefeldt, Carlotta Ruggieri, Superflex,
Nicola Toffolini
, Nikola Uzunovski
   
   
  Ettore Favini (Italia, 1974)
   
  Nell’opera di Ettore Favini sono centrali i temi della memoria, del tempo, del paesaggio e del rapporto con l’ambiente. I suoi primi interventi artistici si interrogano ossessivamente sulla memoria soggettiva e sul rapporto proustiano che essa instaura con gli oggetti, sul concetto di tempo, sulla percezione del sé.
   
  Nel 2006 Favini ha vinto il Premio Artegiovane con Verdecuratoda. Il progetto interviene su un quartiere alla periferia di Torino storicamente dedito all’agricoltura, poi trasformato in realtà operaia satellite delle officine FIAT. Verdecuratoda lavora sulla memoria storica del quartiere attraverso la piantumazione di antiche essenze arboree piemontesi da frutto in rotatorie e ambienti urbani, collegando così il passato storico del luogo ad un presente ecologico e sostenibile.
In occasione della residenza presso la Italian Academy di New York, nel 2007, Favini ha lavorato coniugando l’idea di tempo con l’idea di paesaggio: i giardini precari del Lower East Side, ogni giorno minacciati da speculazioni immobiliari, divengono oggetto di un’operazione di sensibilizzazione. Favini offre una panchina per la contemplazione dei giardini invitando ad una presa di coscienza nei confronti della realtà dei community garden, realtà preziose quanto effimere.
La verde utopia, prodotta dal CCCS per Green Platform, consiste in una video-intervista di Ettore Favini ed Alessandra Sandrolini a Gilles Clément, autore del Manifesto del Terzo paesaggio e del Giardino planetario. A fianco, i ritratti di grandi fondatori del pensiero ecologico contemporaneo testimoniano un omaggio.
L’intervista procede analizzando i concetti di Terzo paesaggio, riferito a zone residuali dove proliferano piante spontanee, e di giardino planetario, ovvero il mondo inteso come luogo concluso – giardino, secondo il valore etimologico del termine - all’interno della biosfera. Dall’analisi critica del pensiero darwiniano all’appello per l’impegno sociale e politico a militare come giardinieri nella coltivazione del giardino planetario, l’utopia realista di Clément rivendica una presa di coscienza fondamentale per l’uomo contemporaneo: occorre un nuovo progetto politico capace di accogliere l’idea di una parziale decrescita in termini economici per sviluppare una nuova crescita di valori immateriali, attenta alla biodiversità come principio globale e trasversale, valore oggi incompreso e anzi continuamente minacciato.
   
 
   
 
   
 
  La verde utopia, 2009
video DVD, 26’ 59’’
ritratti fotografici su carta baritata 18 x 24 cm ognuna
installazione prodotta dal CCCS, Firenze
Courtesy l'artista
Photo Credit: CCCS, Firenze; Valentina Muscedra
   
 
  La verde utopia, 2009
video DVD, 26’ 59’’ con conversazione di
Ettore Favoni, Gilles Clément, Alessandra Sandolini
Courtesy l'artista

Prodotta dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina,
Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze
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