All the Things I Need è un video ispirato al musical classico. Inizia con un giovane che, in un gioco tra chiaro e scuro, tra giorno e notte, descrive cantando il suo momento preferito della giornata. Seguono altre scene simili, ambientate sempre nella stessa scena, semplice ed artificiale, di uno spoglio interno domestico. Più che seguire un principio narrativo coerente, le diverse scene sembrano essere un succedersi di pensieri associativi, come di qualcuno che scavi nella memoria soggettiva ed imperscrutabile. Formano così un contrasto con l'allestimento di tipo cinematografico, in cui un uso ben ponderato di luci, ombre, montaggio e movimento della macchina da presa suggerisce proprio questa coerenza. Sul piano visivo, azione e personaggi ricevono una importanza e una presenza che si rispecchiano anche sul piano acustico nella drammaticità del canto, ma che non trovano immediato e lineare riscontro nei contenuti dei testi, che raccontano storie decontestualizzate e dunque stranianti.
Per costruire le sue storie, Marinella Senatore utilizza gli elementi del linguaggio cinematografico – montaggio, movimento della macchina da presa, illuminazione artificiale, sonoro – e, con l'ausilio di personaggi esuberanti, ne forza i limiti. Sopprime la chiara scansione temporale tra passato, presente e futuro, creando una fusione tra i tempi: nei suoi film, non esiste il grande racconto unitario con un inizio e una fine, ma vi sono le piccole microstorie di vita, normalmente ignorate, che si incrociano. Poiché cita costruzioni cinematografiche standardizzate, ogni singola scena appare allo spettatore stranamente conosciuta; e il ricordo delle proprie esperienze cinematografiche genera, nell'interazione con l'allestimento della Senatore, un nuovo quadro d'insieme. Così è il cinema stesso che le sue opere mettono in discussione: e anche All the Things I Need rivela la sua natura come compendio di ricordi soggettivi, che in ogni film vengono scomposti, riassemblati e fatti rinascere.
Marinella Senatore (Cava dei Tirreni, SA, 1977) ha presentato le sue opere in mostre personali – per esempio alla Fondazione Adriano Olivetti a Roma – e collettive: alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, alla Fondazione Antonio Ratti di Como, a Viper International a Basilea e alla Quadriennale di Roma. Marinella Senatore vive e lavora a Madrid.
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