Il video di Sislej Xhafa Passionate Fruit presenta un'unica inquadratura: una pistola sull’asfalto, accanto ad una pozza, bagnata da una pioggia incessante. Il sonoro è costituito dallo scrosciare della pioggia, elaborato in una tonalità metallica che conferisce un carattere quasi aggressivo. L'immagine permette diverse interpretazioni ed è aperta a qualsiasi associazione da parte dello spettatore. I primi interrogativi riguardano l'origine della pistola: chi era il proprietario, perché è stata abbandonata proprio lì, ha ucciso qualcuno? Pur privata della sua funzione dalla pioggia, dimenticata al bordo della strada come un innocuo reperto, l'arma attrae ed incuriosisce. Il fascino evocato dal questo oggetto aggressivo, adesso inerte, si intreccia con la poetica della pioggia e dà vita a un racconto autonomo che parla di violenza, di perdita e di passione.
Nelle sue opere – installazioni, fotografie, video e performance – Sislej Xhafa affronta i temi dell'emarginazione e della violenza nella politica e nella società. Il suo passato nel Kosovo prima e durante il conflitto balcanico e l'esperienza diretta della guerra e della perdita riaffiorano costantemente in tutta la sua produzione. Anche in Passionate Fruit si rispecchia questo passato e l'ambiguità con la quale l'artista si accosta alla pistola, come oggetto ma anche come arma, nel titolo e nella rappresentazione scelta. Il "frutto appassionato" rimanda al fascino e all'emozione che accompagnano il possesso di un'arma, minimizzandone il lato violento manifesto, per esempio, nella guerra. Certo, sotto la pioggia la pistola perde la sua capacità di uccidere, ma il pensiero di questa possibilità è sempre presente. Così l'arma sta a rappresentare il passato violento della patria dell'artista e, al tempo stesso, ricorda che i conflitti sono possibili in qualsiasi momento. Ma rimanda anche alla storia del cinema e al ruolo che le armi hanno in tanti film western e polizieschi, dove spesso sono l'unica strada per arrivare alla verità. Con la sua scelta minimale, Xhafa lascia aperte le interpretazioni più varie.
Sislej Xhafa (Peja, Kosovo, 1970) ha tenuto mostre personali alla Galleria d'Arte Moderna di Bergamo, alla LI Biennale di Venezia, alla Fundació ‘la Caixa’ la Sala Montcada (Spagna), alla Kunsthalle di Berna e alla Fondazione Olivetti a Roma. Ha partecipato a collettive al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, alla Schirn Kunsthalle di Francoforte, al White Cube a Londra, alla Kunsthalle Exnergasse di Vienna, al Palazzo di Primavera a Terni e a Performa05, New York. Sislej Xhafa vive e lavora a New York.
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