on-time, still life I è il primo di una serie di tre video. La macchina riprende una natura morta: su un tavolo è sistemato un vaso con dei tulipani, che nel corso del film si schiudono e appassiscono; una fetta di pane si secca lentamente su un piatto e uno schermo, sullo sfondo, ci rimanda l'immagine di un'onda, mentre in basso scorrono le notizie della borsa. Un alone luminoso di cui non si individua la fonte attraversa lentamente l'immagine da destra a sinistra.
La natura morta nasce da una precisa coordinazione tecnica tra macchina da presa, illuminazione e controllo del monitor, ed è composta da diversi fotogrammi fissi disposti in video sequenze senza ulteriore elaborazione.
In on-time, still life I, von Wedemeyer sperimenta diversi modelli temporali e ne verifica la validità nei diversi media. Riprendendo dapprima la concezione classica della natura morta, tipica della pittura secentesca e settecentesca, l’autore cita tecniche e stili come l'imitazione naturalistica, la sistemazione mirata di una fonte luminosa, la rappresentazione del tema della vanitas. Si distacca però dalla natura morta classica mettendola in movimento e sostituendo alla luce naturale una fonte luminosa artificiale creata al computer; ottiene così l'effetto iperrealistico della pittura con mezzi altamente tecnologici e completa il motivo con il mezzo moderno della televisione. In questo modo riunisce in un'unica immagine tre piani temporali diversi dell'esperienza: il processo naturale dei tulipani che appassiscono, l'immagine in movimento sullo schermo in tempo reale e il movimento della luce nello spazio, che a sua volta è controllato tecnicamente, e dunque imita lo scorrere del tempo naturale. Al di là di questi mezzi formali, proprio come nella natura morta classica, gli oggetti che la compongono sono anche elementi simbolicamente carichi di una narrazione in codice: von Wedemeyer si richiama alla “tulipanomania”, fenomeno che all'inizio del Seicento provocò, sul mercato olandese dei bulbi, il primo crollo borsistico della storia – ricollegando la sua opera all'epoca delle prime nature morte anche sul piano del contenuto.
Arnold von Wedemeyer (Göttingen, 1970) ha insegnato all'Accademia di belle arti a Berlino e a Kassel; attualmente si trova a New York dove lavorerà per un anno. Ha partecipato a mostre collettive alla Kunsthalle di Brema, alla Galerie im Körnerpark di Berlino, alla Bienal de Arte de Cerveira a Vila Nova de Cerveira (Portogallo), alla Städtische Galerie im Buntentor di Brema. Vive e lavora a Berlino.
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